Diatriba Chiocciola – Tartuca sui confini, la Corte d’Appello dà ragione al rione di San Marco

La Contrada della Chiocciola, con l’assistenza dello Studio Legale Lessona, ha visto accogliere la propria pretesa di individuare l’esatta collocazione del confine con la Contrada della Tartuca nella zona intramuraria di Siena della Piazzetta Sant’Ansano, dove convergono via Tommaso Pedola e via San Quirico.

Nel merito, la Corte d’Appello, disattendendo quanto affermato nel giudizio di primo grado, ha riaffermato l’inderogabilità del Bando di Violante di Baviera, che stabilisce i confini di ciascuna Contrada all’interno delle mura cittadine ed esclude quindi che, al di fuori di queste, si possa parlare di confini delle Contrade.

Nel motivare la propria decisione, la Corte d’Appello ha affermato: in primo luogo, la perdurante validità ed efficacia del Bando di Violante di Baviera del 1729, a cui è stata riconosciuta la dignità di fonte del diritto; in secondo luogo, la non modificabilità del bando a seguito di intese raggiunte dalle Contrade, stante la sua natura di fonte del diritto volta a preservare l’ordine e la sicurezza pubblica e non essendo finalizzato – differentemente da quanto sostenuto dalla Contrada della Tartuca – a disciplinare i rapporti tra i privati. 

Con tale motivazione, dunque, la Corte d’Appello ha rigettato la tesi sostenuta dalla Contrada della Tartuca in primo grado, secondo cui il presunto accordo intervenuto, nel 1987, tra i Priori delle due Contrade sarebbe stato idoneo ad integrare una modifica del Bando per quanto concerne i confini in esso previsti.

Non solo, alla luce delle motivazioni dedotte nella sentenza, la Corte ha anche riconosciuto l’infondatezza della tesi sostenuta in appello dalla Contrada della Tartuca, secondo la quale i confini stabiliti dal Bando di Violante di Baviera sarebbero stati superati dall’evoluzione edilizia di Siena dal 1729 ad oggi.

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